Gwynne John - 2018 . Venti di guerra by Gwynne John

autore:Gwynne John [Gwynne John]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Young Adult Fiction, Fantasy, Epic
ISBN: 9788834735893
Google: S_xQDwAAQBAJ
Amazon: 8834734688
editore: Fanucci Editore
pubblicato: 2018-03-13T22:00:00+00:00

22

Drem

Drem aprì la porta e guardò fuori lungo il tracciato che portava a casa loro. Si stavano avvicinando dei cavalieri. Parecchi.

«Papà» disse Drem, uscendo sul portico. Suo papà lo seguì e si mise di fronte a lui, avvolgendosi un mantello attorno alle spalle e facendovi scivolare dentro la spada di Pietrastella.

I cavalieri giunsero al piccolo galoppo nel loro cortile; dieci, dodici, sedici uomini... e ne stavano arrivando altri. Drem avvertì un grosso peso agitarsi nel suo stomaco poiché riconobbe qualcuno in mezzo a loro. L’uomo che guidava il manipolo aveva la testa rasata e una cicatrice che gli andava dalla bocca alla mascella. Dietro di lui cavalcava un altro uomo con una barba rossa a ciuffi; aveva un nuovo livido che gli ricopriva metà della faccia, un occhio violaceo e gonfio.

Si è azzuffato con qualcun altro?

Mentre facevano fermare le loro cavalcature davanti alla baita, Drem ne riconobbe altri: uno aveva un avambraccio steccato e un’altra stecca sulla mano, dove Drem gliel’aveva schiacciata e rotto le ossa delle dita. Altri si radunarono lì dietro, irradiando cattive intenzioni. Drem era abituato a vivere tra cacciatori e uomini che esistevano ai margini della civiltà, uomini che vivevano secondo le loro leggi o nessuna. Ma c’era qualcosa di diverso negli uomini che aveva di fronte, qualcosa di peggio, come se ci fosse una macchia sulle loro anime.

«Cosa volete?» disse Olin a quello pelato con la cicatrice, che sembrava essere il loro capo. «Perché siete qui?»

«Siamo qui per impiccare gli assassini di Calder il fabbro» disse l’uomo calvo mentre smontava «e poi porterò via dalla tua casa qualunque oggetto abbia il minimo valore e brucerò il resto, lasciando voi due a penzolare da una trave.» Sogghignò rivolto a entrambi mentre slacciava una corda lunga e spessa dalla sella e si avviava verso la baita, seguito dal gruppo di uomini.

«Di cosa stai parlando?» disse Drem. «Assassini?»

«Non negarlo» disse l’uomo calvo. «Ulf dice che Calder è stato pugnalato e lasciato nei boschi a essere maciullato da un orso. Tutti sanno che voi siete stati nella fucina di Calder tutta la notte... per derubarlo, senza dubbio. Ci sono testimoni. Le guardie cittadine vi hanno visto lasciare Kergard all’alba, e casa vostra è il punto più vicino a dove è stato ritrovato.»

Mise uno stivale sul primo gradino della baita, altri uomini da ciascun lato.

Drem si sentì attraversare da una scarica di panico. Aprì la bocca per protestare, per far notare che la loro logica era fallata: come avrebbero potuto uccidere Calder e lasciarlo nel bosco se dei testimoni li avevano avvistati a Kergard all’alba? Ma sapeva che sarebbe stato inutile.

Questi uomini vogliono vederci morti e hanno solo bisogno di una scusa per farlo accadere... e ce ne sono una ventina! Nemmeno l’abilità con le armi e la magia di papà possono aggiustare questa situazione!

«Drem» disse suo papà, un sussurro sibilato. A Drem bastò lanciargli un’occhiata per capire che aveva raggiunto la stessa conclusione. «Torna dentro, passa in casa ed esci dalla finestra posteriore.»

Per un attimo Drem fu sul punto di farlo, tanto era abituato a seguire le istruzioni di suo papà.

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